2007 – La Serenissima Lampo

Una fune inclinata unisce pericolosamente il campanile di piazza San Marco e quello di piazza Marconi. Ma la Colombina, la mitica Colombina che su quella fune vola giovedì grasso dopo giovedì grasso, non si fa pregare.
Non troppo, almeno: si lancia in una discesa libera e liberatoria e annuncia alsuo ‘popolo’, in un’esplosione di coriandoli, l’avvio della lecita follia. L’AVVIO DEL CARNEVALE.
La Lampo, in versione Serenissima, non attende altro. Nient’altro: il gran ballo mascherato, quello che raggiunge l’apice dello sfarzo ne Settecento, può finalmente iniziare. Piroettano in pista, maestosi e spocchiosi, il doge e la dogessa. Sfilano, imbellettati e imparruccati, i cortigiani e le cortigiane. Danza in un girotondo perpetuo e affannato, correndo da una conquista all’altra, l’incontenibile Casanova.
Chiacchierano e tubano, mentre portano al guinzaglio i dispettosi colombi veneziani, le comari pettegole. Si divertono, in un tourbillon di scherzi e giravolte, i nobili e il popolino. Crollano le barriere sociali. La storia, però, va avanti. E tutto cambia a Venezia. Tutto, tranne il Carnevale. La filarmonica di Santa Barbara ne dà conferma quando, unendo idealmente con la sua musica quello che fu e quello che è, introduce la Lampo al gran ballo mascherato della contemporaneità.
Ecco gli abiti sontuosi, ecco i coriandoli, ecco frizzi e i lazzi: scendono in piazza le maschere più belle, Burano e i suoi pizzi, gli ori, gli argenti, le piume, la Venezia di oggi. La festa, inarrestabile, continua. Ma c’è una minaccia. Una insidiosa minaccia: l’acqua alta c’è, si vede, e non perdona. Che fare, allora? Un palo di tromboni, i pantaloni che si accorciano, le gonne che si alzano et voilà, l’acqua alta è sistemata. Almeno per ora. Come impedire però che, una volta o l’altra, Venezia anneghi davvero? E trascini negli abissi le maschere, i coriandoli e il divertimento? Il governo punta sul Mose che però non arriva. La Lampo, allora, scommette su MOSE’ che già salvò, a suo tempo, un popolo in fuga, dividendo le acque. Il biblico personaggio non si nega e addirittura si maschera. Solleva dalle acque Venezia, la tiene tra le mani, la alza al cielo. Il Carnevale, adesso, è davvero salvo. E il gran ballo può continuare. Per sempre.

Premiazione delle maschere

7^ classificata con punti 80